Sacro Monte di Belmonte: restauro della Chiesa del Santuario, 2008-’12

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Intervento di restauro conservativo delle facciate esterne, del campanile e del tetto della Chiesa del Santuario.
Progetto preliminare, Progetto Esecutivo e Direzione Lavori.
Committente: Provincia dei Frati Minori di S. Tommaso Apostolo in Piemonte

I Frati Minori di San Francesco sono custodi di un patrimonio di beni architettonici di enorme valore storico artistico e hanno sempre dimostrato massima dedizione alla sua salvaguardia e tutela, attraverso interventi di restauro e manutenzione regolari nel tempo.
Nel 2009 ricorreva l’anniversario dell’ottavo centenario della Regola Francescana e per l’occasione è stata avviata una campagna di restauri su diversi edifici di proprietà della Provincia di San Tommaso Apostolo in Piemonte, con l’obiettivo di valorizzare e migliorare la fruibilità dei beni, attraverso il recupero e la conservazione della memoria materica e costruttiva degli edifici religiosi, in modo da far tornare alla luce le tracce di storia che gli agenti atmosferici e l’uomo avevano deteriorato.
L’intervento al Santuario di Belmonte, inserito in un sistema paesaggistico e architettonico che dal 2003 fa parte della lista UNESCO dei Beni Patrimonio dell’Umanità, è rientrato in questo ampio programma di interventi.
In particolare, l’intervento è consistito nel restauro conservativo delle superfici dei prospetti esterni della Chiesa, nel massimo rispetto dei caratteri originali del manufatto.
Durante l’estate 2010, è stato portato a termine il primo lotto di lavori, intervenendo sulle superfici ad intonaco, gli elementi lapidei e l’affresco di Giacomo Grosso della facciata principale del manufatto, progettata da Carlo Ceppi nel 1884.
Nell’estate del 2011, sono stati completati i lavori alle superfici ad intonaco del prospetto Meridionale e del campanile, operando con le medesime metodologie già utilizzate per la facciata: gli intonaci sono stati ripuliti dagli strati di tinteggiatura sovrapposti negli anni, riproponendo la materia originale, che è stata protetta da una nuova velatura a calce, nel colore uguale all’originale e da un protettivo finale.
Particolarmente complesso è stato l’intervento di restauro dell’affresco del Grosso (1886) che aveva subito un intervento di completa ridipintura nel 1986, anch’esso ormai in avanzata fase di deterioramento. Si è quindi scelto di orientare l’intervento verso la restituzione di quanto ancora rimaneva dei tratti originali del pittore ottocentesco.
L’intervento è stato eseguito dal Consorzio San Luca di Torino.
Nel 2012 è stato inoltre realizzato un intervento di manutenzione ordinaria della copertura della chiesa, fortemente deteriorato dal tempo e dagli agenti atmosferici.