INTERVENTO DI RESTAURO DELL’ALTARE MAGGIORE E DELLE VETRATE DELLE CAPPELLE LATERALI
Nel 2015 ricorre il primo centenario dell’istituzione a Parrocchia autonoma della Chiesa di San Bernardino da Siena (12 luglio 1915), affidata ai Frati Minori di San Francesco, per questa occasione Frate Guardiano Padre Fedele Pradella intende promuovere l’intervento di restauro dell’altare maggiore e delle vetrate delle cappelle laterali della chiesa. Le condizioni generali del manufatto sono buone, grazie alla continua cura dedicatagli da parte della proprietà, anche se il tempo e le vicende, che sono elencate in dettaglio nella cronologia storica, hanno trasformato in modo significativo l’assetto originario della costruzione. La Chiesa di San Bernardino da Siena di Torino, edificata tra il 1891 e il 1893, è uno dei primi lavori dell’architetto Giuseppe Gallo (1860 – 1927), protagonista dell’architettura religiosa piemontese tra Ottocento e Novecento. Allievo di Carlo Ceppi, la sua attività di progettista è stata quasi esclusivamente limitata all’edilizia sacra, per via del suo profondo sentimento religioso, ed è caratterizzata da una propensione per le teorie di Violet Le Duc, da sperimentazioni juvarriane sugli archi, da una forte attenzione all’ornamento e alla struttura e da una rivalutazione e rielaborazione dello stile Barocco.
L’intervento di restauro proposto riguarda l’altare maggiore, comprese le vetrate del Padre Eterno, di San Francesco e di San Pietro di Alcantara, opera dell’artista Pietro Gugliemi e il dipinto dell’ “Immacolata Concezione attorniata da angeli con San Bernardino e San Fulgenzio Vescovo”, firmato Guglielmino della Scuola Reffo (1918), nonché le 2 vetrate delle cappelle laterali del Sacro Cuore e della Santa Vergine.
Proprietà: Provincia dei Frati Minori di San Tommaso Apostolo in Piemonte
Committente: Parrocchia di S. Bernardino da Siena
Alta Sorveglianza: Arch. Bona, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Provincie di Torino, Asti, Cuneo, Biella e Vercelli; Dott. Mario Epifani, Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
Progetto e Direzione Lavori: Arch. Carlo Amedeo Reyneri di Lagnasco e Arch. Marialuce Reyneri di Lagnasco